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venerdì 11 marzo 2016

“Le Salon de la Mode” firma evento esclusivo “Elegant innovation”




di Rosalba Lupo
Grande successo per “Le Salon de la Mode”, scenario dell'evento Palazzo Ferrajoli che ha allestito i suoi splendidi saloni per ospitare le eccellenze italiane in un “Elegant Innovation”, l'evento ha l'obbiettivo di creare la giusta sinergia con la tradizione, il cinema, la cultura e l’innovazione. 
Una organizzazione quella della brillante manager fashion Gabriella Chiarappa che non lascia mai nulla al caso e che sceglie di portare e far conoscere i vari brand italiani nel mondo, con nuove tendenze, materiali tecnici, nuove modalità di lavorazione dei tessuti, questi i contenuti di tale evento dove moda, cultura, arte e innovazione entrano sinergicamente a confronto. 
Ispirandosi a due grandi designer e innovatori del mondo della Moda Mary Quant, e Alexander Mc Queen, in questa edizione il salotto più prestigioso della Capitale ha dedicato un’esclusiva attenzione proprio alla ricerca e all’innovazione, un’attenta analisi attraverso i diversi stili. Un viaggio affascinante non solo del sistema moda, ma anche dell’arte e delle tecnologie strizzando l’occhio alle nuove fonti di energia alternative e alla green economy. La serata è stata presentata magistralmente da Metis Di Meo, con una tavola rotonda sull’evoluzione e sull’innovazione nei diversi settori, dalla moda, all’arte, al cinema, moderata dalla giornalista e conduttrice Rai Roberta Ammendola
Sono intervenuti il Prof. Giuseppe Frisella economista Green Economy, Angelo Antonucci, regista e sceneggiatore, l’Avv. Giovanna Livreri, Vice presidente Camera di Commercio Estera, Gualtiero Tramonti, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Nel corso dell’evento è stata ufficializzata dalla manager Gabriella Chiarappa la partnership tra Le Salon de la Mode e la delegazione Russa (il presidente Anatoly Akinshin e Кonstantin Kilin, direttore delle Relazioni Internazionali) e la presenza de Le Salone de la Mode al prossimo festival Expectations of Europe.
In seguito alla performance d’eccezione di Myula Physical Dance, autenticità e concretezza proseguono con le vere note di stile dettate dall’eccellenza italiana, con brand d’eccezione come F&L di Franco e Laura - Luxury Accessory reduci dal successo di Dubai, Germano Gioielli – 150 anni di passione e tradizione una vera lode all’arte orafa, Alessandra Ciani Couture con spose d’autore - che rivela l’eleganza di una sposa attuale e che conserva l’intramontabile tradizione, JE Gio Filangieri - Maison Lombardi - Haute Couture con la capsule “Sogno di una notte di mezza Estate”, Natasha Timofeeva, brand internazionale e Stybel Accessory – di Stefania Belfiore che svelano “lo stile unico di una donna senza tempo” e Manonera All-lin che esprime il lusso e l’innovazione.
L'evento si è concluso con la premiazione di una giuria tecnica composta da volti noti del mondo dello spettacolo, della moda e del giornalismo come Pino Ammendola, attore e regista di cinema, teatro e Tv, Roberta Ammendola, giornalista e conduttrice Rai, Maria Letizia Gorga, attrice di teatro, cinema e televisione, Paola Marzano, artista di arti visive, Alessandra Giulivo, direttore generale della Camera Nazionale Giovani Fashion Designer – ha assegnato il Premio eleganza a Carlo Alberto Terranova accompagnato dalla splendida Testimonial Angela Tuccia, Il delfino del grande maestro Fausto Sarli, il Premio cinema e teatro ad Andrea Roncato consegnato dalla conduttrice Rai Angela Achilli e a Daniela Poggi consegnato dall’agente cinematografico Andrea Lamia.
Ad applaudire il manager de “Le Salon de la Mode” e molti volti noti tra cui: l’ex Miss Italia Nadia Bengala, le giornaliste Camilla Nata e Antonella Biscardi, l’attrice Angela Tuccia, Simona di Bella, Giuseppe Picone ballerino Etoile, lo stilista Mario Orfei, Francesco Stella, Raniero Monaco Di Lapio, Mara Keplero, Lucia De Sica, Luigi Parisi, Graziano Scarabicchi, Christian Marazziti, Turchese Baracchi, Maurizio Masciopinto, gli agenti di cinema Emanuela Corsello, Fabrizio Perrone, il principe Guglielmo Giovannelli, Anna Tarallo, l’artista Elena Drommi, Emilio Toscano astrologo delle Dive, Mario Donatone, la Pittrice Ester Campese, la cantante Gabriella Rea, Daniele Pacchiarotti il ritrattista delle dive.

mercoledì 9 marzo 2016

Matera 2019 una finestra sul Mediterraneo

Grande successo ieri per “Matera 2019 una finestra sul Mediterraneo” organizzata dalla Compagnia dei Terrazzi di Ada che si è svolta al Teatro Vascello di Roma, con il patrocino della Regione Basilicata, del Comune di Matera, dell'APT Basilicata, della Provincia di Matera e di Roma Capitale Municipio XII.
 Panorama di Matera                                                                                           (  photo by    Rosalba Lupo )                         


La giornata evento, come in un percorso circolare, si è aperta è chiusa con una coreografia dedicata al Mediterraneo. La prima sulle note di Eugenio Bennato eseguita dalle ragazze dello studio danza Artemosa e quella finale da Roberto Massacci sulla canzone di Mango. Un momento al quale la Compagna dei Terrazzi di Ada ha voluto dare anche il valore di un tributo all'artista lucano, scomparso recentemente, sempre presente nel cuore di tutti i lucani.
La mattinata è stata dedicata principalmente alle scuole con le partecipazione di quasi 400 i ragazzi i quali hanno assistito alla proiezione di alcuni video che, in modo diverso, presentavano la città, le sue bellezze, la sua storia con le sue problematiche e le sue peculiarità. Tra questi anche “Dalla Terra alla Luna” di Liberascienza.
                                                                                                                                        (photo by Rosalba Lupo)
E ancora Basilicata terra di cinema, ricordata con il video ”Un viaggio con gli occhi dei grandi registi” di Francesco Lomonaco e Franco Mazzoccoli e con la mostra fotografica “Il Vangelo secondo Matera” di Domenico Notarangelo dal set del film “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini.
Due i momenti dedicati ad una pagina di storia poco nota, quella della Resistenza a Matera e dei fatti del 21 Settembre 1943, quando i materani insorsero contro i tedeschi raccontati al pubblico in un breve reading affidato all'attore lucano Camillo Corciaro.
Matera 2019 una finestra sul Mediterraneo è stato anche un momento per riflettere sul significato che avrà anzi, che sta già avendo, per Matera essere la Capitale Europea della Cultura. Una tematica che è stata affrontata nel corso della tavola rotonda “Matera 2019 evento sfida per il Sud e per l’Italia” dai relatori intervenuti Piero Lacorazza (Presidente del Consiglio Regionale Regione Basilicata), Gianpaolo D’Andrea (Capogabinetto Ministero Beni Culturali), Rossella Tarantino (Manager Matera 2019), Cristina Maltese (Presidente Municio XII) e Francesco Giasi (Vice Direttore Fondazione Gramsci) in veste di moderatore.
Rossella Tarantino, Gianpaolo D'Andrea, Piero Lacorazza, Cristina Maltese
Il tema della sfida ha acceso da subito il dibattito. Tra le varie tematiche emerse una delle più interessanti è quella che sposta l'accento dalla città di Matera per metterlo sull'intero Paese, insomma Matera 2019 rappresenterà una grande occasione non solo per la città, per la Basilicata e il Sud Italia, ma sarà anche una grande occasione per l'Italia, forse più di quanto non lo sia stato l'Expo. Insomma la sfida di Matera 2019 non è solo della Basilicata e del Meridione, rafforzata anche dalla scelta di Napoli come sede delle Universiadi, ma sarà una sfida tutta italiana.

Ci si è anche soffermati sul valore della vittoria di Matera a Capitale Europea della Cultura, che diventa ancora più importante se si pensa che quando la sfida è iniziata nessuno ci credeva veramente. Il confronto con le altre città un po' spaventava, ma alla fine, il giorno della proclamazione, Matera era l'unica città con i cittadini in piazza ad attendere il verdetto per festeggiare.
Guida di Matera illustra questi bellissimi affreschi                       ( photo by Rosalba Lupo )

 L'invito che Gianpaolo D'Andrea fa a Matera è quello di accogliere la sfida che ha di fonte per restare capitale anche dopo il 2019. Perché dalla sua parte c'è soprattuto la forza di una grande progettualità, quella stessa che - come ha sottolineato il presidente Consiglio regionale della Basilicata Piero Lacorazza, - ha consentito all'unico capoluogo di provincia senza ferrovia di diventata “Matera 2019”. E deve essere anche questa progettualità occasione per mettere un freno alla fuga di cervelli, un fenomeno non solo italiano ma soprattutto Lucano. 

Piero Lacorazza e Cristina Maltese
La Basilicata è da sempre terra di emigrazione. Oggi a lasciarla sono i cervelli ieri sono state le braccia. Emigranti che con la valigia di cartone abbandonavano la casa, la terra, la famiglia, ma soprattutto le donne. A loro il compito di diventare capo famiglia, di educare i figli, di aspettare, di sperare. L'emigrazione vista dalla parte delle donne lucane è alla base della dello spettacolo “Terra... Madre” scritto diretto e interpretato da Anna Rita Luongo e andato in scena ieri pomeriggio nel corso dell'evento. Uno spettacolo toccante che porta sul palco storie che parlano di dolore e di speranza, ma soprattutto che riporta le donne nella storia, in quella storia dalla quale troppo spesso sono ignorate. 

Un momento dello spettacolo Terra... Madre, a destra Anna Rita Luongo
Anna Rita Luongo con questo lavoro ha voluto rendere omaggio alla sua terra e attraverso un lungo studio delle fonti realizzato un testo molto emotivo. Uno spettacolo che ha toccato nel profondo molti dei lucani presenti, che nelle storie rappresentate sul palco del Teatro Vascello hanno, in molti casi, rivisto quelle dei propri nonni e non sono mancati momenti di commozione. A rendere ancora più sentito lo spettacolo, fatto non solo di parole e gesti, anche le coreografie di Santa Borriello e le musiche indedite dell'artista lucano Leo Andriulli.
I Tarantaraba
La musica è stato un'altra grande protagonista della giornata, con il gruppo dei Tarantaraba che hanno trascinato il pubblico presente.
Agli ospiti interventui è stato fatto dono di una medaglia del Maestro Gianluca Mochi de “Il Pomo D’oro by Mochi”, produttore di artigianato Artistico del Lazio che ha voluto dare il proprio contributo all'evento coniano la medaglia commemorativa della giornata.
Diversi inoltre i momenti di degustazione di prodotti tipici offerti dagli sponsor. A questo proposito al termine della giornata Anna Rita Luongo ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo evento: APT Basilicata, Briganti Crocco, Saloni Enoteca, Gruppo Maragno, Libutti Antica pasticceria Lucana per le degustazioni, il Maestro Gianluca per la medaglia commemorativa, Monica Tollot, direttrice della scuola di danza Artemosa e la maestra Sabina Colonna per aver ospitato la Compagnia, l'Associazione Scena Corsara per aver messo a disposizione i costumi, il Teatro Vascello e l'Associazione Italiana Travel Blogger, media partner dell'evento.

lunedì 9 novembre 2015

A Teatro con "il Marito di Mio Figlio" Una commedia brillante a tinte comiche

 
di Rosalba Lupo
Martedì 10 novembre 2015 alle ore 21,00 al teatro Ambra alla Garabatella di Roma, andrà in scena “Il marito di mio figlio” scritto e diretto da Daniele Falleri e prodotto da “Cristian Di Nardo Presenta”.
Lo spettacolo è una moderna commedia degli equivoci che affronta con ironia un tabù sulla cresta dell’onda in tutto il mondo: il matrimonio gay.
Eva Grimaldi con Andrea Roncato

È una storia dai toni brillanti, a tratti comici, che si nutre della psicologia dei personaggi e si addentra con disinvolta leggerezza nei loro intrecci familiari.
L’autore si diverte a mettere in scena tutti i più diffusi pregiudizi sui gay, giocando argutamente con i vari cliché per poi demolirli implacabilmente ad uno ad uno.
Il cast è composto da fuoriclasse della comicità: Eva Grimaldi, Andrea Ronacato, Pietro De Silva, Ludovico Fremont, Pia Engleberth, Roberta Garzia e Andrea Standardi, lo spettacolo diverte e commuove il pubblico fino alle lacrime. 
Eva  Grimaldi


Giorgino e Michele (alias George & Michael) si sposano. Presi all’ultimo momento da uno scrupolo di coscienza, decidono di affrontare i rispettivi genitori convocandoli nel loro appartamento per comunicargli la notizia. La rivelazione della propria omosessualità crea uno scompiglio che va oltre l’immaginazione dei due futuri sposi. Le nozze saltano a colpi di sessualità confuse, amanti inaspettati, relazioni segrete e intrecci che non risparmiano neanche i genitori della ormai scoppiata coppia.
I costumi sono di Adele Bargilli, le scene di Alessandro Chiti, le musiche di Marco Schiavoni.