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martedì 10 dicembre 2024

il Teatro Parioli di Roma presenta “DIVAGAZIONI E DELIZIE” con Daniele Pecci

 


Sarà in scena al Teatro Parioli Costanzo dall’11 al 22 dicembre 2024 “DIVAGAZIONI E DELIZIE” di John Gay. A vestire i panni di Oscar Wilde sarà Daniele Pecci che ha curato anche la traduzione del testo e la regia. Le musiche originali sono di Patrizio Maria D’Artista.  "Divagazioni e Delizie" è il testo teatrale di John Gay, autore statunitense recentemente scomparso. È formato totalmente da scritti di Oscar Wilde, siano essi romanzi, brevi racconti, commedie, saggi, lettere o semplicemente aforismi. La bravura dell’autore è stata quella di inventare il presupposto per cui Wilde, nell’ultimo anno della sua vita (1899), uscito dal carcere ed esule in Francia, stanco, grasso, malato e completamente in bancarotta, per cercare di tirare avanti, affitti piccole sale teatrali per dar spettacolo di sé, presentandosi al pubblico parigino come il ‘mostro’, ‘lo scandalo vivente’. Una sorta di conferenza autobiografica, a tratti interrotta da piccoli colpi di scena, happenings e contrasti con i due inservienti/macchinisti del teatro.

Seppur velata da una costante malinconia e da un sarcasmo feroce, la prima parte del testo scivola via fra vecchi ricordi, aneddoti, e racconti spesso molto divertenti. La seconda parte invece, attinge a piene mani dal quel doloroso e terribile atto d’accusa che è il De Profundis. Il fatale amore per Lord Alfred Douglas, il processo, il carcere, gli ultimi anni esule tra la Francia e Napoli, la malattia e il presagio della morte ormai imminente. Scritto negli anni ’70 e interpretato con enorme successo a Broadway e poi in tutto il mondo da Vincent Price, in Italia è famoso per una fortunata edizione di Romolo Valli del 1978 per la regia di Giorgio De Lullo. Daniele Pecci ne fa, oggi, uno spettacolo straordinario, poetico, ironico, pieno di bellezza e malinconia, una prova d'attore indimenticabile. Traduzione e regia Daniele Pecci, assistente alla regia Raffaele Latagliata

“il macchinista” Alessandro Sevi

costumi Alessandro Lai

musiche originali Patrizio Maria D’Artista

 

lunedì 13 maggio 2024

TRIS di Cuori al Teatro Golden

 



di Rosalba Lupo

Sul palco del Teatro Golden di Roma, fino al 19 maggio una commedia esilarante “ TRIS di Cuori “ scritto e diretto da Toni Fornari. Una serie tv statunitense di molto successo. Una commedia divertente,brillante, un tris di attori bravissimi, un simpatico siparietto interpretato da un cast costituito da Simone Montedoro, Paola Barale, Mauro Conte ed Ilaria Canalini, una squadra formatasi di recente, fin da ora molto affiatata, che dà vita ad una serie di vicende fatte di emozioni e di presa di coscienza di quanto questa vita moderna sia fatta, purtroppo, anche di amarezze sentimentali che sfociano molto spesso in divorzi dalle tragiche conseguenze.

Tradimenti, speranze, colpi di scena continui che hanno per protagonisti una scrittrice di romanzi rosa combattuta tra due amori ( Maria Teresa interpretata da una brava Paola Barale ), da uno scialbo insegnante di matematica ( Giorgio, cioè Simone Montedoro ) e da un ambizioso musicista ( Danny, interpretato da Mauro Conte ) oltre che da Sara, una donna in carriera interpretata da Ilaria Canalini.

Maria Teresa è una scontenta che si divide in maniera ridicola tra Giorgio e Danny ( metà settimana con uno e l’altra metà con l’altro, senza mai riuscire a determinarsi ) in un instabile equilibrio dal quale l’amica Sara, editrice, la consiglia di uscire attraverso l’interposizione di un “ terzo incomodo “;  una situazione portata in palcoscenico in maniera egregia per evidenziare quelle sfumature dell’amore.

lunedì 29 aprile 2024

IL TEATRO QUIRINO presenta A SPASSO CON DAISY

di Rosalba  Lupo 

Il Teatro Quirino presenta una grande commedia, già famosa al cinema “ A SPASSO CON DAISY” dal 30 aprile al 5 maggio.

Grande trionfo in tutta Italia per lo spettacolo teatrale A spasso con Daisy, già Premio Pulitzer e film da quattro Oscar. A dar vita alla protagonista la straordinaria attrice e bravissima Milena Vukotic in una storia delicata e divertente, capace di raccontare con umorismo un tema complesso come quello del razzismo nell’America del dopoguerra.



La storia dell’anziana signora Daisy e del suo autista di colore è da sempre un successo. Scritta da Alfred Uhry, ha vinto il Premio Pulitzer per la


Drammaturgia nel 1988. L’anno successivo l’adattamento cinematografico con Morgan Freeman e Jessica Tandy si è aggiudicato quattro Oscar (Miglior film, attrice protagonista, sceneggiatura non originale e trucco) e molti altri premi. Ora “A spasso con Daisy” è uno spettacolo teatrale adattato da Mario Scaletta e messo in scena da Guglielmo Ferro ed elegantemente interpretato da Milena Vukotic, Salvatore Marino e Maximilian Nisi.

Daisy, Milena Vukotic, anziana maestra in pensione, è una ricca signora ebrea che vuole apparire povera; una donna dal piglio forte: ironica, diretta, scontrosa, capricciosa, avara. E’ vitale e indipendente nonostante l’età ed è assolutamente maldisposta verso la decisione presa dal figlio Boolie, Maximilian Nisi (nel tentativo di arginare la rischiosa smania d’indipendenza della madre) di assumerle un autista. Daisy non vuole in casa qualcuno che tocchi le sue cose, che la privi del gusto di guidare, che la faccia vedere in giro accompagnata da uno chauffeur come fosse una donna ricca. Per fortuna Hoke, Salvatore Marino, l’autista di colore affezionato e analfabeta, è paziente e capace di sopportare tutte le stranezze della vecchia signora e di rimanere dignitosamente in disparte. Poi, giorno dopo giorno, la diffidenza iniziale lascia il posto a un rapporto fatto di battibecchi e battute pungenti che cela in realtà un affetto profondo. In fondo “A spasso con Daisy” non è che questo: la storia di un’amicizia profonda nata nonostante i pregiudizi e le classi sociali sempre giocando sull’ironia e i toni della commedia.

Adattamento leggero e pungente, regia pulita ed efficace, interpretazione magistrale che grazie a trovate semplici ma particolari confezioneranno una commedia leggera piena di ironia di grazia e respiro. Emozionarsi non è stato mai cosi divertente.

lunedì 8 aprile 2024

Al Teatro Manzoni va in scena CHI L’HA VISTA?

 

Di Rosalba Lupo

 

di Rosalba lupo

Per una serata spensierata all’insegna della comicità, al Teatro Manzoni va in scena la commedia “ Chi l’ha Vista?” Fino al 21 aprile. Commedia ironica divertente con due Star della comicità Paola Tiziana Cruciani con un travolgente comico napoletano Enzo Casertano, nei panni dei figli della coppia due bravissimi attori Manuela Bisanti e Alessandro Cecchini. Commedia dai risvolti imprevedibili che sconvolge la loro quotidianità, scritta e diretta da Paola Tiziana Cruciani. Moltissimi di Voi si ritroveranno in questa commedia, ritroverete qui anche la Vostra quotidianità. Sposati da trentacinque anni con due figli ormai grandi ma ancora molto presenti in casa, Isa e Ugo vivono la loro routine giornaliera. La famiglia si regge però, di fatto, sulla dedizione di Isa che si occupa sempre di tutto e tutti. Una sera, improvvisamente, la donna scompare e nella disperazione più totale Ugo chiama i figli a raccolta: dov’è andata Isa e perché è sparita? È un allontanamento volontario o è stata rapita?La famiglia si sguinzaglia alla ricerca, ma il perfetto ingranaggio familiare, fino ad allora tenuto perfettamente in piedi da Isa, comincia a scricchiolare. Ma la donna è veramente sparita? È un giallo rosa, paranormale o semplicemente un giallo comico, anzi comicissimo? E comunque, riuscirà Ugo a ricongiungersi con l’amata moglie? Forse, nella realtà, Isa è ancora presente e, magari, da un suo invisibile osservatorio, scoprirà segreti e dinamiche di una famiglia che le apparirà profondamente diversa da quella fino ad allora conosciuta.

domenica 22 gennaio 2023

Teatro QUIRINO presenta TESTIMONE D’ACCUSA

di Rosalba Lupo

Il Teatro Quirino presenta fino al 29 gennaio una commedia thriller TESTIMONE D’ACCUSA della famigerata scrittrice Agatha Christie. Una commedia avvincente, parla di una donna tradita dal giovane marito, che per caso conosce una donna più anziana che all’insaputa della moglie comincia, a frequentarla, quando una sera questa donna anziana viene uccisa, viene coinvolto il giovane amico che la stessa sera dell’uccisione era passato a trovarla. Il giovane si rivolge a un prestigioso avvocato racconta la sua storia, l’avvocato prenderà la sua difesa, interroga la moglie che dichiara che quella sera dell’uccisione il marito era a casa con lei.


 Tutto il resto della commedia si svolge in un tribunale magistralmente ricostruito. Ci sarà la moglie, la governante che ha sentito il giovane uomo che parlava con la signora anziana poi trovata morta, ci sarà la moglie a difenderlo e poi spunta un testamento redatto dalla signora uccisa a favore del giovane amico. Ma come finisce non vi resta che andare a teatro, tantissimi i colpi di scena. 


Sul palco dei superlativi attori come Vanessa Gravina, Giulio Corso, con la partecipazione straordinaria di Geppy Gleijeses che sostituisce Giorgio Ferrara per una lieve indisposizione e altri interpreti.

sabato 7 gennaio 2023

Teatro il Parioli presenta Agnello di DIO


 

di Rosalba lupo

Teatro il Parioli presenta dal 11 al 15 gennaio “Agnello di DIO “ Daniele Mencarelli parte da qui nella sua scrittura di Agnello di Dioprima prova drammaturgica dell’autore già Premio Strega Giovani 2020 con il suo romanzo Tutto chiede salvezza (da cui è stata tratta per Netflix la serie omonima, in uscita nel 2022). Un esordio incoraggiato dal regista Piero Maccarinelli, conquistato da una scrittura che definisce “limpida, secca, tagliente” e che ritroviamo in questo testo potente e attuale che ci parla di generazioni a confronto, di valori e della loro trasmissione ai giovani.

Una produzione firmata Centro Teatrale Bresciano che vede quali straordinari interpreti di questo spettacolo diretto da Piero Maccarinelli,  Fausto Cabra, Viola GraziosiAlessandro BandiniOla Cavagna. Le scene e i costumi sono di Piero Maccarinelli, le musiche di Antonio Di Pofi, le luci di Cesare Agoni, la consulenza alla scenografia di Anna Maria Gallo, la consulenza ai costumi di Bruna CalvaresiIrene Carera è assistente alla regia. Lo spettacolo ci porta all’interno dell’ufficio di Suor Lucia, interpretata da Viola Graziosi, preside di una scuola cattolica prestigiosa che si dedica alla formazione dei figli della futura classe dirigente. Suor Lucia attende Marco, Fausto Cabra, e suo figlio Samuele, Alessandro Bandini, per un confronto, nel tentativo di comprendere le ragioni che hanno portato il quasi diciottenne a scrivere un tema dai toni preoccupanti. Marco è un uomo in carriera, votato unicamente al lavoro e all’affermazione di sé; Samuele un giovane ragazzo che tenta di crescere, cerca di comprendere se stesso e il mondo, immaginando l’uomo che vuole diventare.

È l’inizio di un confronto serrato che vede la famiglia e l’istituzione scolastica e religiosa scontrarsi con una generazione che, in sintesi, non conoscono e non comprendono. “Dall’ultimo dopoguerra in poi, si è posto in modo pressante e drammatico il problema di come educare le nuove generazioni – scrive Piero Maccarinelli nelle note di regia –. Mai come in questi ultimi decenni, infatti, sono apparse crepe così vistose sulla capacità di comunicare valori etici fondanti”.E mentre Suor Cristiana, l’anziana consorella della preside interpretata da Ola Cavagna, entra ed esce dalla sala nel tentativo di spezzare la tensione che sente infuriare al di là delle pareti, assistiamo a una dimostrazione potente di come i valori trasmessi dalla famiglia, dalla scuola e dalla religione non bastino a rispondere alle domande, alle provocazioni e alle questioni sollevate da Samuele.“I nuovi arrivano per guardare con occhi puri e liberi – scrive Daniele Mencarelli nelle note al testo –, siamo noi, gli adulti, ad esserne terrorizzati, siamo noi il più delle volte a rovesciare in invidia il dono che loro hanno e noi non più. La giovinezza”. Con Fausto Cabra  Marco,Viola Graziosi Suor Lucia, Alessandro Bandini Samuele e con Ola Cavagna Suor Cristiana,scene, costumi Piero Maccarinelli, musiche Antonio Di Pofi, luci Cesare Agoni.

Teatro Quirino presenta Uno, nessuno e centomila

 di Rosalba Lupo

Teatro Quirino presenta lo spettacolo “Uno, nessuno e centomila “ di Luigi Pirandello dal 25 al 30 gennaio. Pubblicato nel ’25 a puntate, in versione definitiva l’anno dopo, ma iniziato nel decennio precedente, l’ultimo romanzo del Genio agrigentino è la summa del suo pensiero, della sua sterminata riflessione sull’Essere e sull’Apparire, sulla Società e l’Individuo, sulla Natura e la Forma. L'Autore stesso, in una lettera autobiografica, lo definisce come il romanzo "più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita". Attualissimo, nella descrizione della perdita di senso che l’Uomo contemporaneo subisce a fronte del sovrabbondare dei macro- sistemi sociali, che finiscono con l’annullarlo, inglobandolo: dallo Stato alla Famiglia, dall’istituto del Matrimonio al Capitalismo, dalla Ragione alla Follia.

 

La scena è abbacinante. Di un bianco perfetto, luminoso, totale. Una scatola bianca. Ma ad una visione più attenta capiremo che le pareti non sono così “innocenti” come sembrano. Un’ouverture dalla quale si dipanano sia la vicenda che il suo commento. Siamo in molti luoghi, cioè in nessuno. La mente del Protagonista, certo. Ma anche una cella, una stanza d’ospedale o di manicomio. E’ un luogo “non-luogo”, che però si riempie subito di visioni. Ecco, allora, che le pareti della scatola, risultano sì bianche, ma come calcinate. Intonacate da materiale denso, grumoso, impervio.

L’eleganza formale di un Maestro come Pattavina: spensierato narratore in “flash-back”. Furente doppio di sé stesso nelle vicende più dolorose. In questo auto-sostituirsi, c’è persino il possibile riscatto all’impotenza originaria, all’inanità di una esistenza precedente, inconsapevolmente sprecata. Una sola attrice - il “femminile”, mutevole, soggiogante, oscuro ed ambiguo, di Marianella Bargilli, inquieta ed inquietante - interpreta sia la moglie Dida che la “quasi amante” Maria Rosa, provocantemente ingenua, in maniera speculare, costretta com’è nel suo disturbo evitante. E non tragga in inganno la struttura tradizionale del romanzo d’origine: sì che ribolle delle stesse ferocie familiari che hanno reso l’autore, l’intelligenza più acuta, crudele, definitiva di tutto il Novecento. Oggi parleremmo di “disfunzionalità” e “disturbi del comportamento”. Pirandello, infatti, anticipando di decenni le conclusioni della “Gestalt”, descrive, in realtà, dei sintomi. Scopre – fra le pieghe di un apparente “feuilleton” – una vasta rete di disturbi e nevrosi, epitome di un più ampio malessere, che contagia le società moderne come, tutt’oggi, le intendiamo. Sono tratti di personalità istrioniche; disturbi “borderline”; disturbi ego-sintonici, che i personaggi del dramma hanno tramutato in manie compulsive, in ansie da controllo. Disfunzionalità dell’umore.   Sul palco PIPPO PATTAVINA, MARIANELLA BARGILLI con ROSARIO MINARDI ,MARIO OPINATO,GIANPAOLO ROMANIA. Scene Salvo Manciagli, Musiche originali Mario Incudine. Regia ANTONELLO CAPODICI

venerdì 23 dicembre 2022

Teatro Quirino presenta CARLO BUCCIROSSO L’ERBA DEL VICINO È SEMPRE PIÙ VERDE!

 


di Rosalba Lupo

 Il Teatro Quirino ospiterà dal 26 dicembre 8 gennaio il più grande attore del panorama napoletano Carlo Buccirosso in una commedia proprio di Buccirosso, questa volta sarà anche il regista. La trama racconta di Mario Martusciello, funzionario benestante di banca, da tempo in aperta burrascosa crisi matrimoniale con sua moglie, si è rifugiato da alcuni mesi in un moderno monolocale, vivendo un momento di profonda depressione, insoddisfatto del proprio tenore di vita, delle proprie ambizioni, delle proprie scelte, delle proprie amicizie, e non di meno di sua sorella, rea di preoccuparsi eccessivamente del suo inaspettato isolamento. 

In continua spasmodica ricerca di libertà, di cambiamenti, di nuove esperienze di vita e di un’apertura mentale che gli è sempre stata ostacolata dai sensi di inferiorità e dalla mancanza di spregiudicatezza, Mario guarda il mondo e le persone che lo circondano alla stessa stregua di un fanciullo smanioso di cimentarsi con le attrazioni più insidiose di un immenso parco giochi, cui non ha mai avuto l’opportunità di poter accedere... Ed è così che pervaso dall’adrenalina della novità, dall’eccitazione del rischio, nonché dalla paura dell’ignoto, si ritroverà presto soggiogato dalla sindrome dell’”Erba del vicino”, ovverosia dalla sopravvalutazione di tutto quanto non gli appartenga, di ogni essere umano diverso da sé stesso, di qualsiasi tipo di emozione possa procurargli una donna che non sia uguale a sua moglie, come “una giovane avvenente influencer” conosciuta solo per caso... il tutto accompagnato da un senso di autocommiserazione, ed da un’ammirazione spropositata verso chi nella vita ha saputo guadagnarsi, con grande fortuna, soldi e successo a sbafo, a discapito suo che mai ha avuto il fegato di osare, né di cambiare modo di essere pur di raggiungere qualcosa d’importante... È allora che quel senso di attrazione verso chi è diverso da te, che riesce in tutto più di te, e che sa essere quello che giocoforza non sei mai stato tu, potrebbe anche trasformarsi in un’irrefrenabile follia omicida, e a quel punto... sotto a chi tocca! In un simile spiazzante panorama, chiunque avesse la malaugurata idea di suonare alla porta di casa Martusciello per qualsivoglia motivo, come per la consegna della ordinazione del giapponese o di un pacco postale, o peggio ancora per uno sventurato errore domiciliare, si troverebbe invischiato in una situazione non facilmente gestibile, con l’arduo compito poi di tentare di uscire dall’appartamento in tempi brevi, e possibilmente nelle migliori condizioni  di salute!... In definitiva, “l’erba del vicino” sarà pure più verde di quella dell’altro, ma ciò che conta è che non si macchi di rosso “sangue”... E se invece fosse proprio il vicino di casa in carne ed ossa, a sfidare la sorte suonando alla porta dell’appartamento di Mario, magari solo per chiedere la cortesia di qualche foglia di prezzemolo, cambierebbe qualcosa al finale della nostra vicenda?...Carlo Buccirosso. In scena Fabrizio Miano, Donatella de Felice,Peppe Miale, Elvira Zingone, Maria Bolignano, Fiorella Zullo.

Scene Gilda Cerullo e Renato Lori

costumi Zaira de Vincentiis

musiche Cosimo Lombardi

disegno luci Luigi Della Monica

lunedì 28 novembre 2022

Progetto Teatrando al QUIRINO presenta PIPPO PATTAVINA dal 29 al 4 dicembre

 


di Rosalba Lupo

I VICERÉ Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Federico De Roberto   con SEBASTIANO TRINGALI e con Rosario Minardi, Francesca Ferro, Rosario Marco Amato, Nadia De Luca, Giampaolo Romania, Francesco Maria Attardi, Elisa Franco, Pietro Barbaro, Giovanni Fontanrosa, Alessandra Falci, Giuseppe Parisi, regia GUGLIELMO FERRO.

I Vicerè stanno alla Storia del Nostro Paese ( in generale, non solo di quella del Meridione o della Sicilia) come i Buddenbrook stanno a quella tedesca: un affresco stupefacente delle trasformazioni, degli inganni, degli equivoci, dei dolori, delle miserie, degli appuntamenti mancati e dei fallimenti, lungo due generazioni. La famiglia degli Uzeda attraversa la faglia più clamorosa della nostra gestazione nazionale, dal remoto baroque dei Borbone alla scellerata modernità piemuntes. Pubblicato nel 1894 a Catania, dopo un percorso travagliato e soffertissimo, segna, con l’insuccesso clamoroso, tutta la carriera di De   Rosario Minardi, Francesca Ferro, Rosario Marco Amato, Nadia De Luca, Giampaolo Romania, Francesco Maria Attardi, Elisa Franco, Pietro Barbaro, Giovanni Fontanrosa, Alessandra Falci, Giuseppe Parisi. I Vicerè stanno alla Storia del Nostro Paese ( in generale, non solo di quella del Meridione o della Sicilia) come i Buddenbrook stanno a quella tedesca : un affresco stupefacente delle trasformazioni, degli inganni, degli equivoci, dei dolori, delle miserie, degli appuntamenti mancati e dei fallimenti, lungo due generazioni. La famiglia degli Uzeda attraversa la faglia più clamorosa della nostra gestazione nazionale, dal remoto baroque dei Borbone alla scellerata modernità piemuntes. Pubblicato nel 1894 a Catania, dopo un percorso travagliato e soffertissimo, segna, con l’insuccesso clamoroso, tutta la carriera di De Roberto; in questo, accomunandolo al suo illustre omologo Tomasi di Lampedusa ed al suo Gattopardo, umiliati entrambi in vita, glorificati post-mortem. La trasposizione scenica – ricca, viva, dinamica, kolossal – riesce a conservarne la freschezza narrativa, l’umorismo nero, lo stupore dell’intreccio narrativo; costruendo uno spettacolo umano, presentissimo e vitale sia nelle scene corali che in quelle più intime. L’Io narrante è affidato al personaggio più strepitoso del romanzo : Don Blasco, religioso per interesse, puttaniere, baro alle carte e nella vita, straripante di vizi, bulimico di cibo, vino, donne, tabacco e – soprattutto – di intelligenza e ironia. Un sorprendente anti-eroe, quale mai si era visto (e né mai se ne rivedrà) nel panorama manzoniano della nostra narrativa maggiore. Italianissimo nelle sue genialità quanto nelle miserie.

lunedì 21 novembre 2022

Teatro Sala Umberto A Che Servono Questi Quattrini

 

di Rosalba Lupo

Applausi a scena aperta per questa commedia brillante di Armando Curcio “A che servono questi quattrini”  sul palcoscenico della Sala Umberto  fino al 4 dicembre 2022. Messa in scena per la prima volta nel 1940 dalla compagnia dei De Filippo con grande successo di pubblico. 

La vicenda ruota intorno al Marchese Parascandolo detto il Professore che per dimostrare le sue teorie socratiche, bizzarre e controcorrente, ordisce un piano comicamente paradossale che svela l’inutilità del possesso del denaro. Marchese Parascandolo, con la scanzonata e creativa adesione degli attori e in un clima popolare e festoso, organizza delle situazioni dove il potere dei “quattrini”, valore indiscusso, che tutto muove oggi come allora. Assolutamente da non perdere. Con Nello Mascia, Valerio Santoro, Salvatore Caruso, Loredana Giordano, Fabrizio La Marca, Ivano Schiavi, regia di Andrea Renzi, scene Luigi Ferrigno, costumi Ortensia De Francesco, luci Antonio Molinaro.

 

giovedì 31 marzo 2022

Teatro Parioli presenta NON È VERO MA CI CREDO

 

ddi Rosalba Lupo

Il Parioli ospiterà dal 31 marzo al 10 aprile 2022 un artista molto atteso: Enzo De Caro in Non è vero ma ci credo, di Peppino De Filippo, regia Leo Muscato e con (in o.a.) Francesca Ciardiello, Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo, Ingrid Sansone.  

Il 31 marzo ricorre il quarto anniversario della morte di Luigi De Filippo e lo spettacolo sarà occasione per dedicare una serata speciale in suo onore. “Non è vero ma ci credo” commedia napoletana famosissima. Rispettando i canoni della tradizione del teatro napoletano, proveremo a dare a questa storia un sapore più contemporaneo. Quella che andremo a raccontare è una tragedia tutta da ridere, popolata da una serie di caratteri dai nomi improbabili e che sono in qualche modo versioni moderne delle maschere della commedia dell’arte. Il protagonista di questa storia assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molière che Luigi De Filippo amava molto. L’avaro, avarissimo imprenditore Gervasio Savastano, vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura. La sua vita è diventata un vero e proprio inferno perché vede segni funesti ovunque: nella gente che incontra, nella corrispondenza che trova sulla scrivania, nei sogni che fa di notte. Forse teme che qualcuno o qualcosa possa minacciare l’impero economico che è riuscito a mettere in piedi con tanti sacrifici. Qualunque cosa, anche la più banale, lo manda in crisi. Chi gli sta accanto non sa più come approcciarlo. La moglie e la figlia sono sull’orlo di una crisi di nervi; non possono uscire di casa perché lui glielo impedisce. Anche i suoi dipendenti sono stanchi di tollerare quelle assurde manie ossessive. 

A un certo punto le sue fisime oltrepassano la soglia del ridicolo: licenzia il suo dipendente Malvurio solo perché è convinto che porti sfortuna.  L’uomo minaccia di denunciarlo, portarlo in tribunale e intentare una causa per calunnia. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo in una commedia che fa morir dal ridere. E infatti sulla soglia del suo ufficio appare Sammaria, un giovane in cerca di lavoro. Sembra intelligente, gioviale e preparato, ma il commendator Savastano è attratto da un’altra qualità di quel giovane: la sua gobba. Da qui partono una serie di eventi paradossali ed esilaranti che vedranno al centro della vicenda la credulità del povero commendator Savastano. Peppino De Filippo aveva ambientato la sua storia nella Napoli degli anni 30. 

Luigi aveva posticipato l’ambientazione una ventina d’anni più avanti. Noi seguiremo questo sua intuizione avvicinando ancora di più l’azione ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni 80, una Napoli un po’ tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona.

sabato 26 marzo 2022

AL TEATRO MANZONI ARRIVA “SEXY & INDECISE”


di Rosalba lupo

Applausi a scena aperta ieri sera al Teatro Manzoni di Roma per l’esuberante spettacolo “Sexy & Indecise”.  Strepitosamente brave le attrici Patrizia Pellegrino con Milena Miconi e Matilde Brandi, un cast tutto al femminile, che vi entusiasmerà, una storia attuale con tanti colpi di scena. Questo spettacolo “Sexy & Indecise” resterà al Teatro Manzoni fino al 17 aprile, si prevede già in sold out. Lo spettacolo di Mauro Graiani con la regia  di Cinzia Berni.

In sala tantissimi Vip come Amedeo Goria reduce dalla casa del GF VIP, Nadia Bengala ex Miss Italia, Irene Bozzi, Carmen Russo, Nadia Rinaldi e tantissimi altri. Parliamo dello spettacolo di queste tre donne che si incontrano dopo trenta anni, una amicizia nata sui banchi di scuola, ma la vita così strana e imprevedibile riesce a farle incontrare. Pat, Milly e Fede un tempo erano grandi amiche.  I loro sogni e le speranze hanno fatto poi i conti con la vita. Eppure il destino le ha fatte ritrovare. Pat ha visto crollare la sua carriera canora ed è piena di debiti, Milly ha perso il ristorante che mandava avanti con l’ex marito, Fede dopo un periodo come attivista in Green Peace si è ritrovata insegnante disoccupata. Le tre donne, ancora sexy e desiderabili, inseguiranno un nuovo progetto in comune nel quale si ritroveranno

a confrontarsi con la giovane Aurora ( interpretata da Sofia Graiani) nipote di Pat e influencer di successo che le aiuterà a riprendere in mano la loro vita e aprire un nuovo ristorante nel quale rimettersi in gioco, tra emozioni e divertimento, all’insegna del valore più grande: l’amicizia.

mercoledì 26 febbraio 2020

Al TEATRO MANZONI UN FOLLE AMORE

di Rosalba Lupo
Al Teatro Manzoni applausi a scena aperta per questa commedia francese ”UN FOLLE AMORE” dal 27 Febbraio al 22 marzo 2020. Una commedia brillante, elegante che vi divertirà molto, con attori strepitosamente bravi che sono: Cinzia Berni,Carlo Caprioli, Daniela Terreri, Luca Negroni Andrea Carpiceci Manuela Perfetti. Adattamento e Regia di Carlo Alighiero.
Una commedia divertente, un amore folle, assoluto, totale sagace, a tratti sorprendente, sulla natura umana,   piena di perplessità e di interrogativi, ma soprattutto una grande storia d’amore. Carlo Alighiero nella sua regia esalta questo amore e lo segue dal momento in cui Marcel crede di aver trovato l’amore da sempre inutilmente cercato. Un incontro casuale, un colpo di fulmine. Solange è sposata ha un figlio grande ma con la sua gioia di vivere e la sua autentica ingenuità appare come l’ideale di donna che ha sempre cercato. E’ più anziana di lui, che importa, quando l’amore chiama nulla lo può fermare. Marcel le offre il suo amore e la travolge sin dal primo incontro in un vortice irresistibile di parole e di emozioni. Questo amore all’inizio viene deriso, ridicolizzato poi accettato come un gioco, ma avvertito come pericoloso dal figlio, dalla sorella e dal marito di Solange.
Troppo tardi lei è completamente irretita e pronta a volare mano nella mano con Marcel e vivere questa storia d’amore; senza però lasciare la famiglia. Per Marcel questo è impensabile, l’amore per lui deve essere totale, le propone di divorziare e di sposarla, al suo rifiuto l’ amore si trasforma in odio. Solange disperata si rifugia nella famiglia, questa avventura l’ha colpita e profondamente cambiata, niente sarà più come prima. Assolutamente da non perdere!

mercoledì 5 febbraio 2020

Al Teatro Sala Umberto le ALLEGRE COMARI DI WINDSOR

di Rosalba Lupo
Alla Sala Umberto dal 11 – 16 FEBBRAIO 2020 andrà in scena LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR. La scrittura di Edoardo Erba e la regia di Serena Sinigaglia riadattano, tagliano e montano con ironia Le allegre comari di Windsor, innestando brani, suonati e cantati dal vivo dal Falstaff di Verdi. 
In scena solo la signora Page, la signora Ford, la giovane Anne Page e la serva Quickly, che danno parola anche ai personaggi maschili, assenti ma molto presenti: mariti, amanti, e, soprattutto, il più grande, non solo per stazza, Falstaff. Da lui tutto comincia e con lui tutto finisce. Le lettere d’amore che il Cavaliere invia identiche alle signore Page e Ford sono lo stimolo per trasformare il solito barboso e very british pomeriggio di tè in uno scatenato gioco dell’immaginazione, del desiderio, del divertimento. “Punire” quel porco di Falstaff, che osa far loro esplicite richieste d’amore, diventa il grimaldello per sentirsi ancora vive. 
Senza Falstaff, non ci sarebbe divertimento o sfogo per le signore Page e Ford, che, come le Desperate Housewives, sono donne di mezza età, borghesi, annoiate e un pizzico bigotte, con routine consolidate, mariti assenti e desideri sopiti. Sul palco MILA BOERI, ANNAGAIA MARCHIORO, CHIARA STOPPA, VIRGINIA ZINI

giovedì 26 dicembre 2019

CARLO BUCCIROSSO LA ROTTAMAZIONE DI UN ITALIANO PER BENE

di Rosalba Lupo
La commedia più attesa sarà in scena al Teatro Sala Umberto di Roma dal titolo “LA ROTTAMAZIONE DI UN ITALIANO PER BENE” dal 26 DICEMBRE 2019 al 19 GENNAIO 2020.
La commedia è scritta e diretta dal bravissimo attore napoletano CARLO BUCCIROSSO. In scena ci saranno Donatella De Felice, Elvira Zingone, Giordano Bassetti, Fiorella Zullo, Gennaro Silvestro, Peppe Miale, Matteo Tugnoli, Davide Marotta, Tilde De Spirito. Che dire di questo bravissimo attore BUCCIROSSO, conosciuto per i tantissimi film comici, per le sue apparizioni televisive, ogni sua interpretazione è unica, una tipica maschera napoletana che riesce sempre a emozionare il pubblico. Questa volta Buccirosso interpreterà Alberto Pisapìa, un ristoratore che gestisce un ristorante in periferia sull'orlo del fallimento. Con la sua sua famiglia e tutti i problemi dovuti alla spietatezza Equitalia rischia un esaurimento nervoso, quasi quotidianamente nella quiete della propria abitazione, ormai ipotecata da tempo, con cartelle esattoriali di tutti i tipi, di tutti generi, di svariate forme. Una storia come tante altre in Italia, questa è la quotidianità che stanno vivendo tante famiglie a causa della crisi economica, ma tornando alla commedia, se sieti curiosi come andrà finire la storia di Alberto Pisapìa con la sua famiglia non resta che andare al Teatro Sala Umberto.

venerdì 29 novembre 2019

Al Teatro Manzoni I SIGNORI BARBABLU’

di Rosalba Lupo
Commedia thriller in scena al Teatro Manzoni fino al 22 dicembre “ I Signori Barbablù”. 
La storia si svolge in un cottage della campagna inglese, dove arrivano due sposini non più giovanissimi, freschissimi sposi, appena conosciuti. I novelli sposi in luna di miele, quindi decidono di andare a vivere in questa casa della campagna inglese completamente isolata. Ma da lì a poco è un susseguirsi di incidenti, che sembrano casuali come la morte del gatto che assaggia dei funghi che al marito novello aveva rifiutato, la bicicletta della sposina manomessa dal marito non va fuoristrada lei, ma la proprietaria della villa, ma per altri particolare e per sapere come va a finire non vi resta che andare a vedere lo spettacolo, è divertente un po' noir che resterete incollati sulla poltrona per vedere come andrà a finire.
In scena: Edoardo Siravo e Miriam Mesturino. Con Lucia Ricalzone, Maria Cristina Gionta e Pierre Bresolin di Gerard Verner. Regia di Silvio Giordani, scene Lollo Zollo Art e costumi Lucia Mariani.

venerdì 8 novembre 2019

Una Bugia Tira l' Altra al Teatro Tirso De Molina

di Rosalba Lupo

Al Teatro Tirso De Molina dal 6 novembre al 24 novembre è in scena una commedia brillante, molto divertente dal titolo “UNA BUGIA Tira L'Altra “. Uno spettacolo pieno di gag e di equivoci che vi entusiasmerà. 
Una storia attuale come tante, dove un deputato della Camera dei Deputati di destra si incontra clandestinamente in un Grand Hotel per passare la notte con la segretaria del leader dell'opposizione, ma in questa suite numero 648 succederà di tutto. I due amanti troveranno un cadavere, per non affrontare lo scandalo ci saranno un susseguirsi di bugie a un ritmo incalzante, divertente, interverranno il portaborse del Deputato, la moglie, il marito della segretaria, la direttrice del Grand Hotel, il cameriere cinese e Dulcis in Fundo il cadavere che non è morto ma era un detective. Assolutamente da non perdere, bravissimi tutti vi divertirete fino alle lacrime con Matteo Vacca, Marco Morandi, Manuela Bisanti, Marco Fiorini, Giancarlo Porcari, Valeria Sandulli, Annalisa Amodio, Veronica Pinelli e con la partecipazione di Wong Xiao Li. Regia e adattamento di Matteo Vacca.

sabato 9 marzo 2019

Il Teatro Quirino presenta La Governante

 
di Rosalba Lupo
Al teatro Quirino va in scena “ La GOVERNANTE “ di Vitaliano Brancati con Ornella Muti e Enrico Guarneri, questa commedia fu scritta nel 1952 e subito censurata. 
La scusa era quella del tema – allora molto scottante – dell’omosessualità.Il testo è pieno di accenti polemici contro l’ipocrisia dei benpensanti cattolici, il filocomunismo borghese, i principi della Sicilia baronale e contro la censura stessa. Vitaliano Brancati morì nel 1954. La Governante è andata in scena per la prima volta a Parigi nel 1963. Per poterla presentare in Italia, la moglie di Vitaliano Brancati, ha dovuto aspettare l’abolizione della censura.  
Il debutto italiano è avvenuto il 22 gennaio 1965, protagonista la stessa moglie, Anna Proclemer, e un grande Gianrico Tedeschi nel ruolo di Platania. La regia era di Giuseppe Patroni Griffi, già noto drammaturgo, alla sua prima prova come regista. Questa commedia è stata ripresa più volte dalla Proclemer con Tedeschi, e poi, nel 1984 da Turi Ferro e Carla Gravina, con la regia di Luigi Squarzina. La vicenda de La Governante, è imperniata su Caterina Leher, governante francese assunta in casa Platania. famiglia siciliana e borghese trapiantata a Roma il cui patriarca, Leopoldo, ha sacrificato la vita di una figlia, morta suicida, ai pregiudizi della sua morale. Caterina è calvinista e viene considerata da tutti un modello d’integrità. Vive perciò segretamente la propria omosessualità, una «colpa» cui si aggiunge quella di aver attribuito a una giovane cameriera dei Platania le proprie tendenze, causandone il licenziamento. 
Caterina si sente responsabile della morte della ragazza, coinvolta in un incidente mentre tornava al Sud: un peccato che la governante deciderà di espiare con il suicidio. In scena Rosario Minardi, Nadia De Luca, Rosario Marco, Amato Caterina, Milicchio, Turi Giordano e Naike Rivelli. Scene di Salvo Manciagli, costumi di Dora Argento, musiche di Massimiliano Pace, regia di Guglielmo Ferro.

venerdì 11 gennaio 2019

Al Teatro Sala Umberto uno strepitoso Buccirosso con la commedia Colpo di Scena

di Rosalba Lupo
Il Teatro Sala Umberto ospiterà dal 15 gennaio al 3 febbraio 2019, il celeberrimo attore napoletano Carlo Buccirosso in una commedia scritta e diretta dallo stesso attore il titolo “COLPO DI SCENA”.
La trama si svolge in un classico commissariato di provincia, il vice questore Armando Piscitelli, conduce da sempre il proprio lavoro nel rispetto del più integerrimo rigore, con la consapevolezza di svolgere le mansioni di garante dell’ordine pubblico e difesa della sicurezza del cittadino con la tenacia e la fede di un missionario, inviato dal cielo esclusivamente per ripulire la terra dalle nefandezze degli uomini scellerati che minacciano la gente cristiana che vorrebbe condurre in pace una vita serena...E come nella più classica e scontata sceneggiatura di una trama thriller, neppure il tepore di un sicuro nascondiglio di montagna potrà sottrarre lo spettatore, ed il povero vice questore, dal più classico, ma “si spera” imprevedibile, colpo di scena finale…Sul palco Buccirosso sarà affiancato da Gino Monteleone, Gennaro Silvestro, Peppe Miale, Monica Assante di Tatisso, Elvira Zingone, Claudia Federica Petrella, Giordano Bassetti, Fiorella Zullo, Matteo Tugnoli, Roberta Gesuè, produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro produzione esecutiva A.G. Spettacoli. Assolutamente da non perdere.

martedì 16 gennaio 2018

Buccirosso alla Sala Umberto con Il Pomo della Discordia

di Rosalba Lupo

Torna a far sorridere il grande pubblico romano l'attore napoletano Carlo Buccirosso, sarà al Teatro Sala Umberto dal 16 gennaio al 4 febbraio 2018. Lo spettacolo è “IL POMO DELLA DISCORDIA “. In scena insieme a Buccirosso, ci sarà MARIA NAZIONALE, MONICA ASSANTE DI TATISSO, GIORDANO BASSETTI ,CLAUDIAFEDERICA PETRELLA, ELVIRA ZINGONE, MATTEO TUGNOLI MAURO DE PALMA, PEPPE MIALE, FIORELLA ZULLO, con la partecipazione di GINO MONTELEONE. Scritto e diretto da CARLO BUCCIROSSO. Una breve presentazione dello spettacolo." Doveva essere un giorno felice, si celebravano le nozze della dea del mare con un uomo bellissimo, e tutti gli dei erano venuti a festeggiare gli sposi, portando loro dei doni!......
La sala del banchetto splendeva di mille luci e sulla tavola brillavano caraffe e coppe preziose, colme di nettare ed ambrosia, e tutti gli invitati erano felici e contenti… solo Eris, dea della discordia, non era stata invitata, ma nel bel mezzo del banchetto, arrivò, lanciò una mela d’oro sul tavolo imbandito e scappò via, creando dissapori e contrasti tra i tutti i presenti.”
Non resta che andare a Teatro per vedere come finisce.