RENDEZ VOUS nasce cartaceo registrato il 27 luglio 2007 al Tribunale di Roma n. 350

giovedì 28 novembre 2013

Musei di Villa Torlonia - La stoffa del Presidente


di Rosalba Lupo 

sarto Daniele Berdusco e abito Pres. Giorgio Napolitano
La tradizione dell’Alta Sartoria Italiana approda a Roma nel magnifico scenario di Villa Torlonia . La residenza che fu abitata dal Duce Mussolini ha ospitato l’evento “La stoffa del Presidente” 60 anni di stile italiano visti attraverso l’eleganza dei Presidenti della Repubblica, da Enrico  De Nicola a Giorgio Napoletano.
abito del Pres. della Repubblica Enrico De Nicola
Negli splendidi saloni della Villa tra affreschi, statue e magnifici lampadari è stata allestita la mostra con l’adesione del Presidente della Repubblica, e promossa da Roma Capitale Assessorato alla Cultura, creatività e promozione artistica – Assessorato Roma ProduttivaSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Il percorso ha accompagnato i numerosissimi ospiti attraverso i due piani  del Museo in questa suggestiva cornice, dove sono stati distribuiti 12 punti espositivi, 11 sono dedicati ai capi di Stato, dal 1948 ad oggi.
sarto Antonio Montanino abito Pres. Giovanni Leone
Per ciascun Presidente c’era il suo sarto che ha illustrato la propria pregiata manifattura sia nella stoffa che nel taglio, ogni abito è correlato di accessori, bellissimi i bottoni dell’abito del giovane sarto Antonio Montanino lui rappresenta la quarta generazione mi ha spiegato che i bottoni sono di corno smaltato, insieme alla cravatta sono i due accessori che contraddistinguono l’uomo elegante. In mostra calzature, cravatte, gemelli, oggetti personali riferiti alle mode del singolo settennato indossato in un’occasione ufficiale o più semplicemente per il lavoro di tutti i giorni.


Ideatore della mostra Luigi Gallo, Presidente della Camera Europea dell’Alta Sartoria, che ha realizzato uno degli abiti insieme ai colleghi delle note sartorie Caraceni, Pasinato, Rollo, Peluso, Liverano, Giorgi, Gallo M., Berdusco, Montanino e con i soci junior della Camera Europea. Accompagnano la mostra una carrellata di foto inedite dell’Archivio di Stato

mercoledì 27 novembre 2013

Chicche di moda di Nenella Impiglia


L’imprenditrice Nenella Impiglia esperta di moda ci svela Chicche e Aneddoti legati al mondo della moda. Questa settimana la Chicca è la Rivoluzionaria Storia del Basco.

B come basco, cappello di panno privo di falde e visiera e utilizzato per la prima volta dai contadini dei Paesi Baschi, da cui ha preso il nome. In Italia, fino al 2° dopoguerra, era comunissimo come copricapo della classe operaia, celebre quello indossato dal leader socialista Pietro Nenni. Nel vestiario militare fu indossato in primis dagli Chasseurs Alpins francesi nel 1888, dai carristi inglesi in africa, nella seconda guerra mondiale e, durante la resistenza, dagli antifascisti e dai partigiani italiani e francesi. La praticità, la flessibilità del materiale e l’ economicità della sua produzione hanno contribuito alla sua diffusione nell’ambiente militare. Agli inizi del ‘900 il basco venne adottato anche dagli artisti bohémiens, come il pittore Pablo Picasso, diventando il simbolo del loro stile anticonvenzionale.


Nel 1920 entra in gran voga in tutta l’Europa e diventa il cappello irrinunciabile delle donne alla moda arricchito di fiori, penne, nastri.  Accessorio cult negli anni ’30-’40, riprende valore nel decennio della swinging London e rilanciato da Faye Dunaway nel film Bonnie and Clyde negli anni ’70. Rimane tuttora di grande attualità, reinterpretato da vari stilisti, impreziosito da perle, pietre, borchie,




anche se il basco icona resta lo storico nero con stella rossa di Che Guevara immortalato nella foto più diffusa al mondo.









(Pubblicato sul settimanale Vero n.44- 7 novembre 2013)

lunedì 25 novembre 2013

TEATRO VALLE di Roma

Presenta
 FINCHE’ MORTE NON CI SEPARI
per la Giornata Mondiale contro la violenza sulle Donne
Oggi 25 novembre alle ore 21 al Teatro Valle occupato, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, va in scena Finché morte non ci separi di Francesco Oliviero, interpretato da Monica Scattini, accompagnata dalla violoncellista Julia Kent. Finché morte non ci separi è la storia di due donne che vengono ammazzate dai loro rispettivi compagni. È una denuncia contro il femminicidio scritta da un uomo che si è messo nei panni delle vittime. Due donne all'apparenza molte diverse, una che rispecchia tutti i luoghi comuni della donna maltrattata e spesso uccisa, l'altra che elude ogni luogo comune e che nonostante viva una vita agiata e ripiena di affetto finisce come l'altra. Con ironia e allo stesso tempo con toni tragici entrambe narrano da morte la loro condizione fino al momento dell'uccisione. Il messaggio che vuole dare l'autore è: cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia. Un invito alla riflessione e al porsi delle domande serie su come affrontare questo dramma che sempre più spesso si manifesta sul territorio nazionale.
Julia  Kent
Il progetto nasce da un fortunato incontro dell'autore con una delle interpreti che, sensibile al tema, sposa l'idea di creare una rete di artisti italiani che contemporaneamente si esibiscono nella stessa giornata, in diversi teatri italiani, creando una rete di denuncia amplificata a livello nazionale. Il femminicidio è la forma di violenza più diffusa, senza confini di ambiente, religione, cultura e nazionalità.  Sono centinaia le donne che ogni anno vengono uccise ed una donna su tre subisce violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita ed è anche per questo che la denuncia non deve e non avrà confini. Il progetto coinvolge Istituzioni e Associazioni sul territorio Nazionale. Artiste e artisti internazionali hanno già confermato la loro adesione come testimonial dell'evento. A dimostrazione di come sia, quella contro il femminicidio, una lotta comune e non di genere. Tanti gli amici che non sono voluti mancare ad un appuntamento così importante tra cui
Monica  Scattini
Renato Balestra, Antonella Bavaro, Lella Bertinotti, Elisabetta Cavallotti, Elena Croce, Nicoletta Ercole, Ludovico Fremont con Alma Manera, Giulia Elettra Goretti, Rossella Izzo, Antonino Juorio, Sebastiano Lo Monaco, Erminia Manfredi, Mita Medici, Luis Molteni, Elisabetta Pellini, Elena Sofia Ricci, Andrea Roncato, Patrick Rossi Gastaldi, Monica Setta, l'agente Luciana Soli, Pino Strabioli, Ricky Tognazzi con Simona Izzo, le principesse Claudia Ruspoli e Marina Windisch Graetz, gli hair stylist Roberto D'Antonio e Alessandro Messina, il fotografo Fabio Lovino e naturalmente la mamma di Monica, Dianella Scattini.

sabato 23 novembre 2013

MUSEI VATICANI - LA FONTANA DELLA GALERA

Lo Stato della Città del Vaticano è l’unico al mondo la cui superficie è interamente coperta da quel genere di “cose” che in linguaggio burocratico si chiamano “beni culturali e ambientali” Ci sono chiese e musei, piazze, palazzi e giardini, in Vaticano. I giardini e le piazze sono abitati da fontane, di varia epoca, di diversi stili. Come dappertutto a Roma il rumore dell’acqua è la musica della città. E’ così anche in quella parte di Roma che le Mura Leonine circondano. Le fontane del Vaticano sono poco conosciute. Sarà perché sono presenze familiari, mimetizzate nell’ambiente, si ha l’impressione che siano lì da sempre e perciò quasi non le si guarda più. Eppure ce ne sono di meravigliose.  Ma, fra tutte, nessuna, fra quelle del Vaticano, ha il fascino della Fontana detta della Galera, magnifica riproduzione in scala di un vero e proprio vascello da combattimento, armato di tutto punto attrezzato di cannoni, vele e sartie; invenzione manieristica di così singolare eccentricità che mai ti aspetteresti di incontrarla nella Città del Papa. Un vero e proprio prodigio di teatro in atto era la fontana che lo stagnaro Giovanni Fantini realizzò nell’anno 1621, regnando Gregorio XV Ludovisi per la supervisione dei Soprintendenti ai giardini Martino Forabosco e Cristoforo Raimoschi.
Uno scafo di piombo ricoperto di fogli pure di piombo, tre alberi con gabbie, alcune vele in lastre di piombo e stendardi, 64 cannoncini da cui fuoriuscivano zampilli d’acqua. Altri zampilli schizzavano da una girandola posizionata a prua, mentre a poppa era collocata una lanterna. Un meccanismo chiamato < tamburo che serve per dare il vento alla barca > serviva probabilmente per produrre la violenta e rumorosa fuoriuscita dell’acqua dagli zampilli così da imitare gli spari delle artiglierie. Le sartie e il cordame in generale erano in filo di rame o di ottone mentre in filo di ferro erano le legature di sicurezza. Oggi, dopo un laborioso restauro avviato nel 2007 per finanziamento dei Patrons of the Arts di Gran Bretagna e inaugurato nel 2011, la Fontana della Galera di nuovo suscita meraviglia e stupore. È tornata dunque a fare il proprio mestiere.

mercoledì 20 novembre 2013

AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA presenta FIORELLA MANNOIA


A grande richiesta, diventano due gli appuntamenti all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Alla data del 23 dicembre, si aggiunge infatti una seconda data sabato 28 dicembre. In queste due serate, Fiorella Mannoia presenterà in esclusiva nazionale non solo gli undici brani che ha incluso in “A Te”, l’album uscito il 29 ottobre (per Sony Music), ma anche altri brani del repertorio di Lucio Dalla per due straordinari ed irripetibili eventi interamente dedicati al cantautore bolognese.

Non poteva che intitolarsi “A Te” l’omaggio che Fiorella Mannoia ha voluto dedicare al grande cantautore Un nuovo, importante progetto che nasce dal desiderio di Fiorella di ricordare un artista che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana, ma soprattutto un amico, una persona a cui era legata da anni da un rapporto profondo di stima e affetto reciproci. Per la serata-evento Fiorella Mannoia sarà accompagnata sul palco dai 30 elementi dell’Orchestra “Sesto Armonico”, alla cui direzione si alterneranno i Maestri Peppe Vessicchio, Pippo Caruso, Stefano Zavattoni, Marcello Sirignano e Paolo Buonvino e dalla sua band composta da Carlo Di Francesco, produttore dell’album “A Te”, alle percussioni, Davide Aru  alla chitarra, Fabio Valdemarin al pianoforte, Luca Visigalli al basso e Diego Corradin alla batteria.

Le prevendite per il concerto-evento del 28 dicembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma apriranno martedì 19 novembre alle ore 11.00 su www.ticketone.itwww.listicket.it e in tutti i punti vendita tradizionali.  Info biglietti: www.fepgroup.it  Info 06-80241281  www.auditorium.com

martedì 19 novembre 2013

Chicche di moda di Nenella Impiglia


L’imprenditrice Nenella Impiglia esperta di moda ci svela chicche e aneddoti legati al mondo della moda. Questa settimana la chicca è Dall’uomo primitivo a oggi, l’evoluzione dell’accessorio.



A come accessorio. La sua etimologia (dal latino eccedere, aggiungere, accrescere) gli conferisce un’importanza che va aldilà del concetto di secondario o superfluo. La sua storia rivela ciò che siamo stati e chi siamo oggi. L’uomo primitivo si adornava con ossa, conchiglie, pietre, piume che trasformava in collane, bracciali, anelli, cinture, diademi. La donna etrusca indossava vestiti di lino arricchiti di lamine d’oro, stretti da cinture decorate con ricami e frange colorate e sfoggiava gioielli preziosi come spille, fibule, orecchini e bracciali.


Originali anche le calzature: sandali, zoccoli con pianta snodabile tramite cerniere, soprascarpe rivestite di sottili lamine di bronzo per i giorni di pioggia e scarpe di modello orientale, ornati di nastri colorati, borchie e catenine. Gli accessori raccontano epoche, entrano nel mito, grazie anche al mondo del cinema: indimenticabili sono stati la bombetta e il bastone di Chaplin,
il cappello di Indiana Jones, il Borsalino di Bogart, i tacchi vertiginosi e i sandali “effetto nudo” di Marylin, i max occhiali da sole neri dal taglio “cat-eye” di Audrey Hepburn


e gli “aviator” di Cruise in Top Gun, il filo di perle, il foulard annotato sotto il mento di Grace Kelly e la sua borsa Hermès.   




(Pubblicato sul Settimanale Vero n.41- 10 ottobre 2013)

lunedì 18 novembre 2013

Maurizio Battista su RAI2 Tutte le strade portano a….

di Rosalba Lupo




Giovedì 21 novembre alle 
21.10 su Rai2 appuntamento da non mancare con il comico più comico Maurizio Battista, conferenza stampa in Rai da lacrime, ma per le risate, debutterà con uno spettacolo televisivo tutto suo, portando all’estero la sua romanità in onda per quattro settimane, dal titolo “Tutte le strade portano a..”, un nuovo programma dove ne vedremo delle belle, dedicato ad alcune città estere, le mete più frequentate e desiderate dagli italiani: Berlino, Buenos Aires, Londra e Miami in Florida. Il programma prende spunto da questa grande immigrazione, è stato divertente fare dei corti fuori stagione dice Battisti, siamo andati in giro e abbiamo buttato giù dei miti, quante volte parlando con gli amici diciamo“ io lì ci andrei a vivere “,  non potete immaginare quanti romani abbiamo incontrato che hanno detto che qui si sta bene, ma in Italia mejo





Maurizio Battista racconterà in chiave comica e in romanesco che alla fine nel nostro Bel Paese i nostri connazionali vorrebbero ritornare, ma con i tempi che corrono…..Si comincia con Berlino, per poi proseguire con Miami, Buenos Aires, si concluderà a Londra il 12 dicembre. La città preferita in questo viaggio è stata Londra c’è tanto verde, lo sapete perché dice Battista ……piove sempre. 


domenica 17 novembre 2013

Marocco - Italia La Cultura del Deserto




Dal 14 al 16 novembre Roma ha ospitato la seconda edizione dell’evento che fa dialogare la cultura marocchina con quella italiana il GIMI  Giornate Interculturali Marocco Italia protagonista la  “cultura del deserto”. Attraverso l’incontro con le peculiarità dei due Paesi, il GIMI si prefigge l’obiettivo di presentare il Marocco profondo e millenario. Focus dell’iniziativa è, quindi, la conoscenza e la valorizzazione di una identità plurale attraverso una serie di incontri e dibattiti tra arte, cultura e musica. Si intende ragionare sull’interazione, gli scambi tra i due Paesi riflettendo sulla continuità, anche storicamente determinata, con cui si sono realizzati rapporti commerciali, diplomatici, artistici fino ad arrivare a nuovi percorsi di relazione fra attori sociali, tra cui le imprese. A questo proposito esplorare differenti modalità, ed opportunità offerte dai mercati emergenti del Mediterraneo.
Ambasciatore S.E.  Hassan  Abouyoub   
Un programma ricco con l’inaugurazione negli spazi del Centro Congressi Roma Eventi “Fontana di Trevi”,  sotto l’egida dell’Associazione di Amicizia Italia-Marocco e dell’Ambasciata del Regno del  Marocco in Italia. Taglio del nastro con un pubblico foltissimo ha dato il via alla mostra di artigianato incentrata sulla Cultura del Deserto. Il 15 novembre nell'Auditorium dell'Ara Pacis Augustae, ha avuto luogo il convegno di approfondimento, curato dall'Associazione di Amicizia Italia-Marocco e in collaborazione con l’Ambasciata del Regno del Marocco. 

 A conclusione del convegno serata di  Galà con le performances di tre gruppi musicali provenienti dal Marocco (Doueh, sahraui; Damou, amazigh; l’Orchestra arabo-andalusa di Fes guidata dal maestro Mohamed Briouel) e la premiazione di sei personalità che si sono distinte in vari settori facendosi portavoce, attraverso le loro storie di successi, dei valori fondanti dell’interculturalità alla base della storia di amicizia tra Italia e Marocco.

sabato 9 novembre 2013

Chicche di moda di Nenella Impiglia



L'imprenditrice Nenella Impiglia esperta di moda periodicamente ci svela chicche e aneddoti legati a questo mondo fantastico.



A come Acconciatura, un elemento importante dell’abbigliamento, fin dall’antichità. Le donne egiziane di rango elevato ornavano capelli e parrucche con nastri, gioielli, fasce dorate; le matrone greche usavano lamine metalliche per ottenere boccoli che raccoglievano in chignon impreziositi da spilloni, reticelle, diademi, pietre preziose; le romane arricciavano i capelli con ferri roventi. Le acconciature divennero sempre più complicate e sfarzose soprattutto dopo il XVI secolo. La più in voga era il modello a “sellino”, una sorta di conca di capelli sormontata da incredibili decorazioni: fiori, palme, uccelli imbalsamati, modellini di navi. La più grande rivoluzione la porteranno gli anni ’20, con il taglio alla “garçonne”, simbolo dell’emancipazione femminile.


Dalla fine della 2^  Guerra mondiale saranno i personaggi dello spettacolo i modelli a cui ispirarsi: il biondo platino di Marilyn, la coda di cavallo di B.B., lo chignon a banana di Audrey. Poi verrà la moda del caschetto, il “bob” di Vidal Sassoon, delle cotonature, le parrucche e le chiome lunghe dei “capelloni”. Anche se Socrate soleva dire: <L’erba non cresce sulle vie troppo battute>, (attribuendo  la sua calvizie all’intensa attività  cerebrale), i capelli sono lo specchio del nostro inconscio.

(Pubblicato sul settimanale Vero n.42-24 ottobre 2013 )

venerdì 1 novembre 2013

Abitart - Candeline per Vanessa Foglia

                                             
Urszula  Drozd  scrive......
Folla di curiosi, giornalisti e amici più cari per festeggiare il primo compleanno del Brand Store Abitart di Vanessa Foglia in Via Cola di Rienzo 188, a due passi dal Vaticano.
La stilista  Vanessa  Foglia
Tra farfalle e mousse un prato per soffitto e lampadari a forma di tulipano, uno Store innovativo dalle forme geometriche che rispecchiano la personalità della stilista e della sua griffe. L'evento ha coinciso con la notte di Halloween tra un dolcetto e uno scherzetto, una serata in controtendenza che ha entusiasmato passanti, fashion victim e bambini. Mentre Urszula Drozd la testimonial di Vanessa Foglia, scriveva divertita il suo diario segreto seduta in poltrona, in vetrina, il sassofonista Giuseppe Ricciardo Calderaro si aggirava nella boutique suonando il suo swing. 
Colore  e stile il fiore all'occhiello di Abitart
Grande curiosità e flash scatenati anche da blogger, all'arrivo di Simone Amato, “il volto più bello dell'Italia 2013” già avvistato nella puntata “Il Mentalista” di Sky Uno. Attratti dal profumo di vaniglia anche il conte Gianpiero Ventura Mazzuca, l'architetto Massimo Di Cave con la moglie Rosanna, il principe Guglielmo Giovannelli Marconi, la conduttrice TV su Sky di “Nuvolari” Lady BeGlam, il press agente Emilio Sturla Furnò, Mara Parmegiani storica della moda e tantissimi giornalisti. Il calore e il colore hanno fatto poi la differenza nel condividere un compleanno familiare, che ha regalato ai presenti i valori della griffe Abitart, dando appuntamento all'8 dicembre per un evento in odore di santità ….....