di Rosalba Lupo
La Mostra d’Arte insolita bellissima, emozionante, innovativa tutto questo è stato presentato a Capena “[E]MOTION. Op Art, Arte Cinetica e Light Art dalla Collezione Würth” all’Art Forum Würth Capena. La Collezione Würth situata in un grandissimo padiglione adiacente allo stabilimento della distribuzione di prodotti di minuteria metallica e plastica, utensileria a mano. Il Gruppo Würth è attualmente presente nel mondo in più di 80 paesi. Passiamo al mostra, entriamo nel Padiglione tutto nel rispetto delle norme COVID, percorriamo l’immenso salone e visitiamo le 35 opere, appartenenti alla collezione, qui sono rappresentati da 24 artisti: Yaacov Agam, Josef Albers,
Alexander Calder, Omar Carreño, Carlos Cruz-Diez, Lucio Fontana, Karl Gerstner,
Gun Gordillo, Hans Hartung, Auguste Herbin, Patrick Hughes, Norbert Huwer,
Robert Jacobsen, František Kupka, Clyde Lynds, François Morellet, Darío
Pérez-Flores, Lothar Quinte, Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely, Jesús Rafael
Soto, Anton Stankowski, Günther Uecker, Victor Vasarely. Attraverso l’utilizzo di materiali e
tecnologie avanzate, meccanismi e strutture industriali, questi artisti cercano
collegamenti tra mondo e arte, tra funzionalità dell’opera e il suo valore
estetico.
![](https://1.bp.blogspot.com/-HZBjMHQasP4/YJWf3Tx42rI/AAAAAAAAJCo/QaxkICI4p-47uUOCJ1R6tsCL6aams8pSQCLcBGAsYHQ/w640-h426/IMG-20210507-WA0015.jpg)
Gli artisti “cinetici” si concentrano
sullo studio della visione, dei fenomeni ottici e della luce, puntando a
coinvolgere lo spettatore, non sul piano formale o emozionale, ma su quello
percettivo e psicologico, affermando l’idea che l’arte sia tale solo quando è
percepita o sperimentata direttamente dal suo spettatore. I quadri per il
visitatore danno un effetto ottico rotante, sembra che segue le movenze del
nostro corpo. [E]MOTION vuole essere un viaggio tra le
pieghe dell’Arte Cinetica, Op e Light Art che hanno saputo volgere lo sguardo
alla partecipazione diretta del pubblico. Molteplici le
declinazioni presentate in mostra: il movimento illusorio, con la semplice
attivazione ottica di una superficie di Victor Vasarely; quello fisico prodotto
dallo spettatore che cambia la prospettiva delle opere e ne influenza
direttamente il contenuto, come nelle opere di Yaacov Agam, Patrick Hughes e
Jesús Rafael Soto; il movimento reale dell’oggetto stesso determinato da una
forma di energia naturale come per Alexander Calder o meccanica per Jean
Tinguely o elettrica per Omar Carreño.
![](https://1.bp.blogspot.com/-lEjV4OQCp4U/YJWgGhgOffI/AAAAAAAAJCs/B444fCngwW0mto7e1LhK2Y_yIj7n-70xwCLcBGAsYHQ/w640-h391/IMG-20210507-WA0012.jpg)
La rassegna si apre, al piano inferiore,
con le opere di alcuni degli artisti che hanno ispirato la fondazione teorica
dei movimenti come Josef Albers, František Kupka, Auguste Herbin, Alexander
Calder e Lucio Fontana, prosegue con una serie di opere degli artisti che hanno
definito la Op Art come Victor Vasarely, Karl Gerstner e Jesús Rafael Soto, per
arrivare a François Morellet, fondatore del GRAV e maestro dell’Arte Cinetica e
della Light Art. Una sezione a parte viene dedicata all’artista inglese
contemporaneo Patrick Hughes, creatore della prospettiva inversa e grande
illusionista. Al piano terra, la mostra riunisce opere di artisti che hanno
sperimentato le diverse possibilità offerte da movimento, luce e spazio come
Carlos Cruz- Diez, Günther Uecker e Omar Carreño, insieme a una delle opere più
significative di Arte Cinetica della Collezione Würth, “L’Illumination” di Jean
Tinguely e Niki de Saint Phalle. L’apertura al pubblico dell’Art Forum
Würth Capena è soggetta alle disposizioni governative per il contenimento della
pandemia. La prenotazione è obbligatoria e l’ingresso sarà contingentato nel
rispetto della normativa per il contenimento del Covid-19.