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martedì 10 luglio 2012

ALTAROMA GIADA CURTI


                                    presenta
 
COLLEZIONE AUTUNNO/INVERNO 2012-2013
 
                                 La Reine du Cirque 

Scenario della sfilata   PARCO DEI DAINI -VILLA BORGHESE

Si alza il sipario al Parco dei Daini di Villa Borghese in occasione della settimana di AltaRoma  la stilista Giada Curti presenta per la stagione Autunno/Inverno 2012/13  la collezione ispirata all’arte circense dal titolo La Reine du Cirque”.

Modelle  al trucco prima del defilè
Piume tra i capelli come nei ritratti delle corpulenti e morbide donne del Circo dipinte da Fernando Botero. Dieci preziose creazioni prendono posizione tra giocolieri e acrobati  sotto un immaginario tendone. Giada Curti sceglie pregiati shantung, duchesse, broccati e cangianti chiffon nei colori del nero, del rosso e dell’oro.  

Backstage  di  modelle e  fotografi
Li trasforma in voluminosi abiti-gioiello da grande soirée con sovrapposizioni di tulle su ampie gonne sostenute da bande di crine.
Decoltè misurati che inquadrano il viso in un trionfo di cristalli. 


Sul collo esplodono grandi fiocchi in seta. Le maniche in pizzo nero terminano con polsi decorati da ricche e raffinate passamanerie in swarovski e pietre dure. Trasparenze su pizzi rebrodè intarsiati di piume in tinta.

Creazioni opulente e rigorose al contempo che menzionano il lusso e lo sfavillio degli abiti delle signore del circo, ma allo stesso modo, richiamano la disciplina e la severità di quel mondo. “Gli abiti dei circensi” – afferma Giada Curti – “non sono costumi, ma paramenti sacri che si muovono nella pista del circo tra mangiatori di fuoco, acrobati, tigri e incantatori. 

L’arena è l’altare in cui si scongiurano le paure. Il tendone è il tempio e le modelle sono audaci sacerdotesse abili a domare le fiere. Donne intelligenti e coraggiose che vincono la paura del vuoto e fanno volteggiare oggetti in equilibro. Persino gli elefanti obbediscono alla loro femminilità. In fondo, il circo è l’allegoria della società dei nostri tempi. Le donne non cadono. Anzi. Sono sempre più consapevoli della loro bellezza e del loro successo”.

La sposa si tinge di un intenso verde salvia, in alternativa al bianco della tradizione. Vita lunga e ricami in swarovski sotto il seno nelle gradazioni del salvia e dello smeraldo che disegnano collane sulla schiena. 


Ampia gonna a pieghe baciate. Lunghissimo il velo in tinta con l’abito.Una collezione di abiti immaginaria, in un  Circo dove gli ospiti hanno sognato per un po’ in una calda serata capitolina.

Gran  finale Circense


                         

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