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giovedì 5 novembre 2015

Il Cinema Italiano Saluta Interlenghi


Tanti gli amici dell'attore intervenuti al Circolo Canottieri Roma per “Ciao Franco”.Tanti gli aneddoti, i ricordi, gli storici spezzoni e quella chiacchierata con Monicelli... Franco Interlenghi non era spaventato dalla morte. Lo ribadì scrollando le spalle, in quel tono scanzonato, spavaldo e dolce, durante una chiacchierata con Mario Monicelli. Un incontro avvenuto proprio davanti a una macchina da presa e restituito al pubblico ieri sera, nel corso di “Ciao Franco”, evento fortemente voluto dagli amici del celebre attore scomparso lo scorso 10 settembre e tenuto al Canottieri Roma. Ossia in quel Circolo dove Franco Interlenghi giocava a tennis e sfidava amici e colleghi, scherzava con loro. Per l'appunto in quel tono scanzonato, spavaldo e dolce. 
Sono stati oltre 200 gli ospiti intervenuti a “Ciao Franco”, appuntamento combaciato con il giorno in cui Interlenghi avrebbe compiuto 84 anni. «Un padre stupendo, di una bontà unica», le parole della figlia Antonellina consegnate al taccuino di un giornalista a pochi istanti dell'inizio della serata. «Vi amava molto», ha confermato Michele Placido rivolgendosi ad Antonella Lualdi, la moglie del protagonista di “Sciuscià” e “I Vitelloni”, alla stessa Antonellina e alla figlia primogenita Stella. In prima fila la famiglia Interlenghi. Insieme a Placido, accompagnato dalla consorte Federica Vincenti; e con Massimo Bonetti, Lino Patruno, Giovanni Licheri, Masolino D'Amico, Angelo Jacono, Gianni Bozzacchi. Nel corso dell'evento arrivati anche Beppe Convertini e Fanny Cadeo. Idealmente presente l'ex Sindaco di Roma Walter Veltroni, che, costretto fuori città, è intervenuto con una lettera letta dal conduttore della serata Adriano Amidei Migliano, direttore di Coming Soon Television. Quasi una risposta a quel «Mo chiamo Veltroni», che l'attore per scherzo lanciò quando iniziarono a venir meno gli ingaggi. 
A fare gli onori di casa, il Presidente del Canottieri Roma, Andrea Tinarelli. «Franco è stata una delle prime persone che abbia conosciuto in questo Circolo quando, a 16 anni, ho cominciato a frequentare la struttura – ha ricordato – Lui era amico di mio padre. Era un grande personaggio, una figura importante per il cinema italiano ma anche per questo Circolo. Ciao Franco». «Esattamente il giorno prima di apprendere la notizia della sua scomparsa – ha raccontato Placido – sono venuto a fare un giro qui. Ho pensato a tutte le partite di tennis giocate, a tutte le risate. È giusto che questa sera, proprio qui, noi pensiamo a Franco».
Bellissimi i contributi video. Oltre alla già citata chiacchierata con Monicelli, gli spezzoni dei film più celebri. Ma anche l'intervista in cui Interlenghi raccontò le sue esperienze professionali sotto la regia di Federico Fellini e Vittorio De Sica e al fianco di Brigitte Bardot. Spassosa, a proposito, la risposta che diede alla domanda «Com'è stato il tuo primo bacio con BB?»: «Tremendo. Più che baciarci ci siamo “intruppati”». Dissacrante e simpaticissimo Franco Interlenghi. Quasi a dispetto dei tanti ruoli drammatici interpretati nel corso di una carriera indimenticabile. E gli amici, in “Ciao Franco”, così hanno voluto ricordarlo.

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