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venerdì 19 settembre 2014

Ristorante Sangallo ai Coronari


di Rosalba Lupo

Ristorante Sangallo ai Coronari, una serata magica tra vini, cocktail e tradizione L’atmosfera magica del centro di Roma dove il silenzio e la tranquillità infondono la sensazione di essere trasportati in un altro tempo,



i cocktail eccezionali preparati secondo la tradizione seguendo ricette che sanno miscelare passato e futuro, tradizione e sperimentazione. I vini di Giovanni Puiatti mettono al centro la ricerca ed i cicli naturali uniti all’arte di sorprendere ed emozionare. La cucina dello chef Paolo Londero fatta di elementi semplici e che profumano di memoria e ricerca, ed infine la grande cortesia e professionalità di tutto lo staff capace di farvi sentire coccolati e sempre al centro dell’attenzione. Questi gli elementi che hanno contribuito a rendere la serata di ieri organizzata da Gastronomitaly per il Sangallo ai Coronari, perfetta e conviviale.

Dal carpaccio di ombrina con lamponi e germogli di spinaci, ai tortelli di ricotta di bufala e zucca con tartufo estivo, agli involtini di sogliola e gamberoni al vapore in salsa alla vaccinara



tutti accompagnati da vini eccezionali  come il Blanc de Noir, Dosage zero millesimato di Pinot Nero in purezza, il Rosè de Noir Dosage Zero di Pinot Nero, il Maison Prindis, una cuvèe di Ribolla Gialla, Chardonnay e Sauvignon, firmati Puiatti Villa Parens. Gli invitati hanno potuto inoltre degustare vari cocktail sia durante l’aperitivo che a fine cena, variando da un Sangallo Bellini ad un Alexander preparati secondo la tradizione. Ed è proprio la tradizione che ha fatto da file rouge per tutta la serata. L'eleganza non sta solo nel bere un cocktail, ma anche nel saperlo gustare” ha sottolineato Carlo Gerardi, direttore del ristorante Sangallo ai Coronari. “Quindi per fare un buon drink occorrono due elementi fondamentali: manualità ed esperienza. Inoltre i barman italiani sono gli unici a non usare il misurino, perché miscelando riescono a mettere le porzioni giuste, adoperando come metro di misura solo gli occhi.
I cocktail non sono per tutti. Citando Giovanni Puiatti, ‘il vino è un’idea’ ma il cocktail è un’immaginazione” ha concluso Gerardi. Giovanni Puiatti ha voluto introdurre la serata spiegando agli ospiti cosa significa per lui e la sua azienda Villa Parens produrre vino oggi. Partiamo dal concetto che prima di essere una bevanda il vino è un’idea, che nasce dalla cultura e dal talento di un wine maker, dalla sua capacità di confrontarsi con il territorio, il prodotto e la tradizione. Il vino è un’arte, in cui entra in gioco la soggettività, il talento dell’uomo, qualcosa in grado di emozionare, dare sensazioni molto diverse tra loro e alla fine di creare un piacere unico al mondo.

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